Italo Toni e Graziella De Palo
Il Copasir chiede al Governo verità per le famiglie
Il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica chiede al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di dare alle famiglie di Italo Toni e Graziella De Palo le informazioni finora coperte dal segreto di Stato sulla tragica scomparsa dei giornalisti nel 1980.
Il Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica chiede al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di dare alle famiglie di Italo Toni e Graziella De Palo le informazioni finora coperte dal segreto di Stato sulla tragica scomparsa dei giornalisti nel 1980.
Su proposta del presidente Francesco Rutelli, il Comitato ha deciso ieri unanimemente di inviare una lettera al Presidente del Consiglio in risposta alla comunicazione ricevuta dal premier contenente la proroga del segreto di Stato e il conseguente il diniego ai familiari dei due nostri connazionali scomparsi, che avevano richiesto l'accesso ai documenti che li riguardano, come previsto dalla legge di riforma dei servizi segreti n. 124 del 2007.
Il Comitato è consapevole che occorre tutelare eventuali esigenze di sicurezza nazionale con riferimento ai rapporti intercorsi in quegli anni difficili nell'area mediorientale (in particolare tra il Sismi e l'OLP). Ma riteniamo indispensabile dire una parola conclusiva di umanità e di verità a due famiglie che hanno sofferto troppo, e meritano questo riconoscimento da parte delle Istituzioni", sottolinea Rutelli che conclude: "A distanza di quasi trent'anni dallo svolgimento dei fatti, ci sono le condizioni per un atto di umana pietà e di giustizia".
Per un approfondimento sulla vicenda di Italo Toni e Graziella De Palo: www.valinor.videoarts.eu/toni-depalo.0.5/
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Il Comitato è consapevole che occorre tutelare eventuali esigenze di sicurezza nazionale con riferimento ai rapporti intercorsi in quegli anni difficili nell'area mediorientale (in particolare tra il Sismi e l'OLP). Ma riteniamo indispensabile dire una parola conclusiva di umanità e di verità a due famiglie che hanno sofferto troppo, e meritano questo riconoscimento da parte delle Istituzioni", sottolinea Rutelli che conclude: "A distanza di quasi trent'anni dallo svolgimento dei fatti, ci sono le condizioni per un atto di umana pietà e di giustizia".
Per un approfondimento sulla vicenda di Italo Toni e Graziella De Palo: www.valinor.videoarts.eu/toni-depalo.0.5/