FRANCESCO RUTELLI

Elezioni, «Modello Monti anche per le città»

«Emergenza finanziaria e sociale impone ripensamento delle alleanza. Vecchio sistema ai titoli di coda»

Trasferire il modello-Monti alle città. Più che un obiettivo, per Francesco Rutelli, è una prospettiva inevitabile, che dovrà trovare conferma alle amministrative di primavera, che porteranno alle urne quasi 10 milioni di italiani e interesseranno molti importanti capoluoghi. «Lo schema destra-sinistra è ai titoli di coda - ha osservato il presidente dell'ApI, presentando le alleanze e le candidature delle prossime amministrative - il futuro va verso le coalizioni per il buon governo locale». Il nodo, a parere di Rutelli, non è solo politico e non deriva unicamente dalla 'rivoluzione' imposta dalla chiamata di Monti a palazzo Chigi.

«Anche nelle città e nei comuni sono indispensabili convergenze per amministrare in condizioni di totale restrizione finanziaria e di emergenza sociale, come sta avvenendo a livello nazionale. Lo stato dei bilanci di moltissimi comuni impone una riorganizzazione, un ripensamento anche nelle alleanze politiche. A Palermo - ha spiegato con un esempio - la prima cosa che dovrebbe fare il prossimo sindaco, è portare i libri contabili in tribunale, perché l'amministrazione cittadina è formalmente fallita».

Va in questa direzione, ha aggiunto Rutelli, l'accordo raggiunto a Verona, dove una lista civica costituita da Api, appoggerà la riconferma del sindaco leghista, Flavio Tosi, esempio di una «buona Amministrazione» leghista che va aiutata ad andare avanti. «Le amministrative anticiperanno in una certa misura - ha dichiarato ancora - la scomposizione la ricomposizione delle alleanze. ApI si presenta a questo importante appuntamento puntando con un investimento sui giovani e le donne come nel caso di Catanzaro e Brindisi».

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