FRANCESCO RUTELLI

Gheddafi sia estradato a Corte penale

Interpellanza n. 2-00349

RUTELLI , BAIO , MILANA , MOLINARI , BRUNO , RUSSO 
Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. -

Premesso che:

a quanto risulta agli interpellanti esistono diverse evidenze circa l'attiva cooperazione del regime libico di Gheddafi con reti di trafficanti di esseri umani al fine di inviare flussi di migranti in Italia e in Europa;

tale proposito è stato esplicitato in pubblici discorsi e minacce pronunciate dal leader libico;

il traffico dei migranti si è spostato - dopo l'iniziale flusso proveniente essenzialmente dalla Tunisia - in aree costiere libiche sotto il controllo del Governo di Gheddafi, in particolare dal porto di Zuwarah e da altre basi logistiche, da tempo note, e precisamente indicate nella Relazione al Parlamento sulla tratta degli esseri umani (doc. XXXIV, n. 2), approvata all'unanimità dal Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica nell'aprile 2009;

da tali scellerate attività, anche susseguenti all'interruzione di qualunque controllo sui campi di sosta o di detenzione dei migranti clandestini precedentemente gestiti dal Governo libico, è certamente scaturita una serie di tragedie, tra cui il naufragio in mare e la morte certa di un numero imprecisato di migranti imbarcati in Libia,

si chiede di conoscere:

se il Governo intenda assumere un'immediata iniziativa per sottoporre al Procuratore incaricato dalla Corte penale internazionale, nell'ambito dell'accertamento dei crimini contro l'umanità commessi dal regime di Gheddafi, tutte le prove di tali attività che, ad avviso dei sottoscritti interpellanti, configurano la fattispecie di crimine contro l'umanità;

se, in particolare, intenda attivare, al fine di corrispondere a quanto previsto dal paragrafo 5 della risoluzione 1970 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, per iniziativa dei Ministri dell'interno e della giustizia, squadre investigative presso la competente Procura di Agrigento e la Direzione distrettuale antimafia per raccogliere elementi probanti in tal senso;

se, conseguentemente, intenda trasmettere le prove raccolte alla Corte Penale Internazionale, nonché eventualmente al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite allo scopo di finalizzare ulteriormente il mandato già conferito alla Corte;

se ritenga di agire in questo senso anche in collaborazione con i Paesi alleati nell'operazione in corso in territorio libico, con i competenti organi dell'Unione europea e con il Consiglio nazionale di transizione libico.

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