«Crocetta crei coalizione ampia, sennò rischia»
Quasi inosservato, il neo-eletto Sindaco di Palermo Orlando ha cacciato il vice Sindaco e assessore al bilancio dopo pochi giorni di lavoro, accusandolo di voler fare "macelleria sociale", a seguito della presentazione delle proposte per risanare il bilancio cittadino. Nessuna sorpresa: con le elezioni comunali di Palermo, si è girato un film surreale: coalizioni e promesse demagogiche che non potevano stare in piedi. E' prevedibile che Orlando - sostenuto da un monocolore IdV-Sel - punti su una linea populista. Sarebbe sperabile, invece, che si rivolgesse a tutte le forze sane della città per condividere risanamento e rilancio.
Lo stesso rischia di accadere in vista delle importantissime elezioni regionali, per cui tra breve dovranno presentarsi candidati e liste. La candidatura più promettente, quella di Rosario Crocetta, ancora non presenta un progetto di governo, mentre tra i partiti ci si attarda nei giochi di veti e risentimenti. E' suicida. La Sicilia, da sempre anticipatrice di scenari nazionali, pochi mesi prima delle elezioni politiche, può essere laboratorio di convergenze riformatrici che permettano di salvare l' isola. Può essere teatro di inverosimili populismi di corto respiro. O può essere teatrino di contrapposizioni politiche che nel giro di poche settimane portino la regione al default. Molto meglio ricercare ora i progetti coraggiosi e le alleanze ampie per evitare che qualcuno vinca, ma rapidamente debba gettare la spugna. Mandando a picco la Sicilia e preparando i peggiori scenari in vista delle elezioni Politiche.