Costi politica, lettera di a Schifani
Caro Presidente,
in vista delle imminenti decisioni che il Senato e la Camera dovranno prendere a proposito del regime delle indennità parlamentari, vorrei riassumere in modo essenziale il mio punto di vista.
Credo che, facendo seguito a decisioni importanti già prese negli ultimi anni - che hanno apportato una riduzione reale del trattamento economico di circa il 25% dal 2006 ad oggi - e alla rilevante scelta dei Presidenti delle Camere di passare subito al regime contributivo per i vitalizi, occorrano tre altri passaggi sostanziali:
- Un'ulteriore riduzione del netto percepito da ogni parlamentare. Alieni dalla demagogia e dall'auto-censura per una funzione fondamentale per la vita nazionale, dobbiamo dimostrare a un'opinione pubblica colpita dalla severità della crisi che i parlamentari sono i primi a limitare il proprio stipendio. Se vogliamo continuare a tutelare la dignità del nostro mandato e del servizio politico, è necessario tracciare una linea definitiva di moderazione in questo senso.
- Un'indicazione precisa nel bilancio del Senato che il complesso dei costi destinati alle nostre retribuzioni diminuisce effettivamente, a partire dal 2012.- Assicurare la messa in regola di tutti i collaboratori dei senatori.
Reputo persona