"Per il Governo serve unità nazionale senza Berlusconi"
Francesco Rutelli, leader di Api, torna a lanciare la proposta di un nuovo governo di unità nazionale senza Silvio Berlusconi per varare le riforme istituzionali e risolvere il problema del debito pubblico. «Non c'è un complotto come ha ipotizzato il ministro degli Esteri - ha detto Rutelli, a Milano per un convegno del centro di formazione politica di Massimo Cacciari - ma c'è una convergenza di fattori critici che mettono profondamente in difficoltà l'Italia: una convergenza cui si dovrebbe rispondere con un soprassalto di responsabilità, di dignità e di unità nazionale». Contrario a un esecutivo di breve durata che traghetti il Paese ad elezioni anticipate («non credo a un governicchio elettorale»), Rutelli è convinto della necessità di un patto di fine legislatura tra tutti i partiti. «È doveroso - ha aggiunto - un governo di fine legislatura senza Berlusconi, con tutte le forze che si prendono la responsabilità di fare le riforme che servono all'Italia, e di rimettere in sesto il debito pubblico: due anni di governo in cui tutte le forze politiche di centrodestra, di centrosinistra e quelle del nuovo polo diano il meglio di sè». «Vedremo nelle prossime settimane - ha concluso Rutelli - se ci sono statisti o soltanto persone che pensano di incassare per sé e affossare il Paese».
Il leader di Api Francesco Rutelli è tornato poi a sollevare il tema delle quote latte, chiedendo al ministro dell'Agricoltura Giancarlo Galan di non concedere ulteriori proroghe al pagamento della multa per quegli allevatori che non hanno rispettato il tetto di produzione imposto dalla Ue. «Chi non ha rispettato la legge paghi - ha detto Rutelli, a margine del convegno del centro di formazione politica a Milano - visto che tutti gli altri si sono già adeguati alle normative europee: la nostra è una battaglia per la legalità e l'efficienza del mercato. Pretendere che l'1% degli allevatori non rispetti le leggi perchè tanto paga Pantalone è un eccellente sintesi al contrario degli slogan della Lega Nord: c'è un nord produttivo e onesto che si trova inchiodato da poche centinaia di azienda che non rispettano le regole e hanno trovato nel Carroccio il loro sindacato». Rutelli ha annunciato che presenterà un ordine del giorno alla legge di stabilità per chiedere al governo che vengano rispettati i termini per il pagamento della sanzione che scadono a fine anno. «deve finire la stagione dei furbi - ha concluso Rutelli - anche se hanno buoni legulei nel governo».