Servizi, «Agenzia unica è indispensabile»
«Nigeria dimostra necessità di più efficienza. Monti ha idee chiare»
Un'Agenzia unica dell'intelligence è «indispensabile per rendere più efficienti ed operativi i nostri servizi segreti». Lo ha detto il leader dell'ApI, Francesco Rutelli, al termine dell'audizione al Copasir del direttore del Dis, Gianni De Gennaro. «La recente vicenda in Nigeria - ha spiegato Rutelli - ha dimostrato che serve una maggiore presenza dei nostri 007 nelle aree più calde, c'è bisogno di professionalità nuove, operative sul terreno. Non può continuare l'attuale duplicazione tra Aise ed Aisi che è assai poco sostanziale e molto formale, che tutela i precedenti apparati». Quando si deve combattere il terrorismo jihadista, ha osservato l'esponente del Copasir, «quale è il confine tra interno ed estero? A mio avviso i due servizi vanno riuniti sotto un'unica realtà, organizzata per reparti, rispettando il pluralismo nella raccolta delle informazioni. C'è poi il Ris, l'intelligence militare, necessaria per le forze armate, che però ora è completamente sottratta al controllo parlamentare».
Il modello, ha proseguito Rutelli, «deve essere quello attuato ora dal premier Monti, che ha riunito in permanenza il Cisr (Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica), sotto il coordinamento del direttore del Dis. Noi dobbiamo rapidamente modificare la normativa per arrivare ad una struttura analoga in questo ultimo anno di legislatura per porre fine alle duplicazioni ed alle inefficienze. E il direttore del Dis deve diventare consigliere per la sicurezza nazionale». Su questo, ha sottolineato, «Monti ha le idee chiare, ha una visione precisa sulla necessità di razionalizzare e rendere più operativi i nostri servizi, evitando le attuali gelosie tra apparati e ministeri». Tutto ciò, ha precisato il leader dell'ApI, «non per obbedire ad esigenze di bilancio che pure ci sono, ma di funzionalità e di rispondenza a nuove minacce prevalentemente asimmetriche che vanno da cybercrime al terrorismo.