«Roma perde la sua civiltà»
«È un omicidio che toglie il fiato, qualcosa che Roma non ha mai visto: una creatura innocente, una bambina, trucidata come fosse un essere insignificante». Così Francesco Rutelli, leader dell'Api ed ex sindaco di Roma, ha commentato ai microfoni di Radio Popolare Roma il duplice omicidio di Torpignattara.
«Noi purtroppo abbiamo una città che sta perdendo la sua identità di capitale civile - ha proseguito Rutelli - e il paradosso è amaro perché avviene da parte di un'amministrazione che aveva sostenuto che Roma era insicura e che occorreva tolleranza zero contro il crimine. Ora ci troviamo di fronte a una città che è diventata gravemente insicura e in cui si realizzano degli omicidi di una efferatezza che Roma non solo non ha conosciuto ma che non può e non deve più vedere nelle sue strade».
«C'è bisogno di una volontà di collaborazione e di un impegno da parte di tutti - ha concluso Rutelli - ma dall'amministrazione e dal sindaco mi aspetto a questo punto un gesto simbolico: Alemanno metta alla porta una volta per tutte coloro che non hanno saputo mettere alla porta la storia di vicende di violenza politica, personaggi che oggi non possono essere messi nei posti di comando della nostra città. Non è credibile nel contrastare questa crescita della violenza un'amministrazione che ha visto collocati in posizioni rilevanti ex estremisti responsabili di atti di violenza».