Rutelli, i 3 fatti chiave: la sinistra segna un punto. Entrambe le Camere a chi ha il 29% dei voti. Grillo già scricchiola. Ma la priorità resta l'economia!
Dai primi atti della (vacillante) XVII Legislatura emerge che PD-SEL hanno raccolto il massimo con il minimo storico dei consensi; mai nella storia repubblicana i Presidenti delle Camere sono stati eletti dai rappresentanti di una minoranza popolare che non fosse almeno maggioranza relativa degli elettori. Questo certo non allungherà la vita alla Legislatura. Il punto cruciale resta però l'economia: ovvero, come si creano le condizioni per restituire DINAMISMO al Paese. Anche per assicurare i diritti degli ultimi, infatti, occorre un'economia reale che produca ricchezza, ed uscire dalla depressione: le parole d'ordine del pauperismo e della decrescita sono sbagliatissime. Ma, purtroppo, la priorità-crescita è stata anche il lato meno riuscito dell'esperienza Monti, oltre ad essere un lato poco credibile della coalizione Bersani. Vediamo che Grillo già chiede di andarsene ai senatori disobbedienti: ma, siccome il suo modello è TROTSKISTA - la rivoluzione permanente - si sta già trovando nel bel mezzo del suo problemino. O denunciano, denunciano, denunciano; oppure, appena debbono scegliere, inevitabilmente si dividono. Ovvero, diventano il partito della scheda bianca; e della bandiera bianca: si arrendono alla complessità dei problemi, poiché non la si può ridurre - se hai 160 parlamentari - alla semplificazione comiziante permanente.
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