FRANCESCO RUTELLI

Interrogazione Parlamentare sulla situazione in Iran

Atto n. 3-00805
INTERROGAZIONE URGENTE IN AULA
al Ministro degli Affari Esteri


premesso che:
all'indomani della proclamazione dei risultati elettorali che hanno visto la rielezione del presidente Mahmoud Ahmadinejad, sulla cui rielezione pesano pesanti accuse di brogli,  la situazione dell'Iran ha visto mobilitarsi centinaia di migliaia di cittadini in protesta con il risultato delle elezioni; secondo fonti giornalistiche, nel corso della pacifica manifestazione di lunedì 15 giugno a sostegno dell'ex candidato alle presidenziali Mir  Mir Hossein Mussavi  è costata la vita a sette civili, dopo essere stati catturati da una unità militare;
inoltre, pare abbiano arrestato  Mohammad Ali Abtahi, ex stretto collaboratore del presidente riformista Mohammad Khatami, secondo quanto rende noto il suo staff;

i fatti delle ultime ore stanno provocando molte tensioni a livello delle diverse istituzioni del Paese, oltre che preoccupazione e sconcerto in tutto il mondo;

il  presidente del Parlamento iraniano, Ali Larijani, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Irna, ha attaccato il ministro dell'Interno per le violenze sui civili e gli studenti universitari;
la massima autorità religiosa iraniana, Ali Khamenei, ha promesso un'inchiesta e intanto l'ex candidato alle presidenziali Moussavi ha fatto ricorso al Consiglio dei Guardiani in qualità di ultima istanza possibile nella Repubblica islamica dell'Iran;

mobilitazioni di massa si annunciano ancora nelle prossime ore, i cittadini iraniani stanno manifestando da giorni in un enorme movimento di protesta pacifico contro il contestato risultato elettorale e un movimento di protesta si sta organizzando in tutto il mondo a sostegno della protesta civile in Iran.

si chiede di sapere:
se e quali siano le iniziative il Ministero degli Affari Esteri abbia attivato, in rispetto dei suoi impegni internazionali e delle sue responsabilità, per far fronte ad una situazione che secondo le prime informazioni manifesta numerosi motivi di preoccupazione;

se il Ministero degli Affari Esteri non voglia impegnarsi attivamente affinché le Nazioni Unite siano coinvolte in questo delicato momento e come intenda adempiere alla realizzazione degli indirizzi fissati dalla riunione dell'Unione Europea tenuta il 16 giugno scorso a Lussemburgo.

MARCENARO, MARINARO, LIVI BACCI, PERDUCA, MARINI, MICHELONI, RUTELLI
16 giugno 2009
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