Libia, «Preoccupano armi non convenzionali. Gheddafi ha molti sosia»
«Gheddafi ha accumulato una enorme ricchezza in oro per diversi miliardi di euro; inoltre nel compound a prova di attacchi nucleari nella zona di Sebah, ci sarebbero alcuni arsenali di armi non convenzionali che, tuttavia, sono di utilizzo molto problematico e improbabile. Queste dotazioni accumulate nei decenni passati sono una preoccupazione ben presente alle forze della coalizione già presenti sul territorio libico che hanno preso misure perchè siano messe in sicurezza». Lo ha detto Francesco Rutelli intervistato da Sky tg24. «Esiste poi un'altra problematica - ha aggiunto il leader dell'Api e componente del Copasir - emersa negli ultimi anni, ovvero quella dei sosia utilizzati da Gheddafi, specialmente nella fase in cui temeva attentati contro la sua persona in occasione di cerimonie e manifestazioni pubbliche. Secondo fonti di intelligence, almeno una delle recenti apparizioni tv di Gheddafi durante la guerra in corso sarebbe stata riconducibile in realtà a un sosia del tiranno libico». «È una pista da non escludere - prosegue Rutelli - in un momento in cui le acque sono confuse; grande è il caos e i salti di fedeltà tra i gruppi e le tribù che erano vicini al rais e i miliziani che tuttora lo attorniano, che potrebbero essere attratti dalla taglia posta sulla testa di Gheddafi vivo o morto». «L'utilizzo dei sosia - conclude il leader Api - non è stata una pratica inedita: è noto come diversi dittatori tra cui Fidel Castro e vari tiranni mediorientali abbiano fatto uso di questa tecnica per allontanare rischi sulla loro persona».
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