Cinema: Francesco Rutelli ricorda Giuliano Gemma in Piazza del Popolo
Ho aperto a Piazza del Popolo il ricordo civile di Giuliano Gemma, su richiesta di Baba Richerme, sua moglie: da Sindaco avevo celebrato le loro nozze. Hanno parlato anche Walter Veltroni e Nino Benvenuti davanti alle figlie Vera e Giuliana, a parenti e amici e tanti cittadini. Ho ricordato quando Giuliano volle donare un Maratoneta da lui scolpito agli organizzatori della Maratona di Roma, nel 1999: aveva negli occhi la gioia e l'orgoglio di un ragazzo.Ho ricordato - mentre risuonava la musica di Morricone di
Una pistola per Ringo - che i cosiddetti 'spaghetti western' furono una grande pagina di cinema italiano, con Tessari, Corbucci, Valerii: non occorreva la riscoperta da parte di Tarantino per rivendicarlo. E la grande professionalità di Gemma, che recitò con i grandi del cinema con la stessa bravura e semplicità: Visconti, Zurlini ("La fortezza dei Tartari"), Comencini, Squitieri, Montaldo, Argento, Monicelli... Ancora, a dimostrazione di un equilibrio interiore che è stato alla base della sua lunga carriera, i grandi successi recenti nelle Fiction televisive. Ma i suoi successi non erano motivo di arroganza, come la sua bellezza non era motivo di superbia. Nell'opera del Maratoneta, di un artista-artigiano che adorava lo sport, c'era l'eredità di un padre e un nonno artigiani, e la volontà di fare le cose per bene, che l'ha accompagnato per tutta la vita. Era una persona perbene, Giuliano, che ha fatto sempre le cose per bene.