Conferenza Internazionale sull'Antisemitismo
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULL'ANTISEMITISMO - Roma, 27 gennaio 2008
Intervento in qualità di Vice Presidente del Consiglio e Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Sono onorato di dare il benvenuto a tutti gli ospiti.
Il luogo che abbiamo scelto per questa importante conferenza e la suggestiva introduzione musicale - per la quale ringrazio il quintetto d'archi dell'Accademia Nazionale di S. Cecilia - contribuiscono a trasmettere il significato della nostra iniziativa. Colgo l'occasione per fare gli auguri a tutti i componenti di questa prestigiosa Istituzione musicale e al Sovrintendente Cagli per il centenario dell'Orchestra dell'Accademia di Santa Cecilia, che celebriamo proprio quest'anno.
Siamo nella sala che porta il nome del grande pittore e architetto Pietro da Cortona, in un luogo che finalmente, dopo più di mezzo secolo, è stato interamente riconquistato al patrimonio dei beni culturali del nostro Paese. Sono lieto che anche le Autorità dell'Amministrazione della Difesa siano soddisfatte di poter oggi disporre della Palazzina Savorgnan di Brazzà.
Qui, oggi, è possibile ammirare Caravaggio e Raffaello, con le architetture di Bernini e Borromini e dei massimi maestri dell'arte italiana.
Palazzo Barberini sta diventando la grande Galleria Nazionale d'Arte Antica di Roma. Progressivamente si completeranno le acquisizioni degli spazi e i lavori di ristrutturazione. Sono certo che l'intera amministrazione saprà garantire il rispetto dei tempi e delle modalità concordate per la piena fruizione di questo straordinario luogo della cultura.
L'iniziativa di oggi, promossa dal Ministero della Cultura, si inquadra naturalmente nell'ambito delle manifestazioni in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria.
Desidero ricordare che è stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a seguire e ad incoraggiare questo nostro incontro. Il Capo dello Stato ha aperto le celebrazioni al Quirinale giovedì scorso, rendendo omaggio ad alcuni dei Giusti italiani.
Come sapete, sono oltre 400 i Giusti italiani riconosciuti anche dallo Stato di Israele e che in Italia hanno salvato migliaia di cittadini ebrei. Come documenta la bella Mostra Italia Ebraica", che ho avuto l'onore di inaugurare alcune settimana fa a Tel Aviv, l'impegno dell'intera comunità nazionale italiana ha consentito alla comunità ebraica di godere a lungo di una condizione di integrazione e di convivenza, sino alla tragica cesura rappresentata dalle leggi antiebraiche, le leggi cosiddette razziali che compiono 70 anni proprio nel 2008.
La comunità ebraica ha contribuito in Italia sin dal Risorgimento, con un senso di alto patriottismo, alla formazione di una nuova identità nazionale.
Contrariamente ad altre comunità della diaspora, essa ha partecipato attivamente alla vita politica in Italia assumendo responsabilità civili e politiche di rilievo. Ebrei sono stati in Italia un Primo Ministro, Luigi Luzzati, un Ministro della Guerra, Giuseppe Ottolenghi, Segretari Generali degli Affari Esteri, Senatori, Deputati, Ammiragli e Generali.
La comunità ebraica italiana ha pagato un prezzo tragico al disegno di sterminio nazista. Più di 7.000 furono i deportati italiani. Ma se circa i due terzi della comunità ebraica rimasta nel nostro Paese riuscì a salvarsi, fu anche grazie all'altruismo, al coraggio, alla solidarietà di cittadini che hanno così promosso una sorta di "riscatto" per la Nazione Italiana.
Nel saluto che ho portato al Quirinale qualche giorno fa, ho definito queste singole persone "anelli di una catena del coraggio". Individui che, rischiando persino la propria incolumità, si sono resi protagonisti di piccoli gesti, azioni che hanno portato segni di speranza in quella catastrofe.
Anche da quei gesti germogliarono i semi dell'avvento di un'epoca nuova per il nostro Paese e per l'Europa, con la nascita di una Repubblica democratica in Italia e del progetto di integrazione europea.
Desideriamo che questo incontro non sia né retorico, né ripetitivo rispetto ai molti altri appuntamenti dedicati alla riflessione sull'antisemitismo.
Ringrazio gli autorevoli Ambasciatori che sono qui presenti, l'Ambasciatore d'Italia in Israele e le tante personalità. Tra tutte permettetemi un ringraziamento particolare al Vice Presidente della Corte Costituzionale, Prof. Giovanni Maria Flick, all'Ambasciatore Maurizio Moreno, paziente organizzatore di queste giornate, ma soprattutto al mio amico Renzo Gattegna, Presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
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