Istituire grande Museo della cultura italiana

«Roma e l'Italia possono ripartire da cio' che nessuno puo' togliere loro: l'arte, la cultura, insomma una storia di tremila anni e la Capitale puo' diventare finalmente la porta d'ingresso a questo 'Viaggio in Italia' che interessa il nuovo mondo globalizzato». Francesco Rutelli sceglie il teatro della Cometa, a Roma, davanti al Campidoglio, per illustrare il suo progetto per la valorizzazione del turismo come fattore di crescita economica e lancia la proposta di un grande "Museo della Cultura italiana" capace di coprire l'arco della civiltà che si è dipanata nella Penisola dagli etruschi all'età contemporanea.
«E' chiaro che la nostra ricchezza sono i 4mila musei civici diffusi in tutto il Paese, e che non potremmo pensare ad un Louvre o a un British Museum, ma questo 'Museo della Cultura italiana' potrebbe esporre, con un meccanismo a rotazione, i grandi capolavori dell'arte» che andrebbero a integrare iniziative legate alla storia, allo spettacolo, al cinema, alla musica, alla tecnologia e alle culture materiali. 

Rutelli mostra il progetto e le foto dei siti dove eventualmente collocare l'istitizione: si va dal palazzo della ex Pantanella che sta accanto alla Bocca della Verità e dietro il Circo Massimo, agli edifici del ministero della Difesa in via XX Settembre, fino a una terza ipotesi che vedrebbe l'integrazione di una parte del Quirinale, (per «vederne ulteriormente esaltata la funzione di 'Casa degli Italiani»), di edifici del demanio in via XX Settembre e del Palazzo delle Esposizioni su via Nazionale. L'ex Sindaco di Roma ammette che si attende dai prossimi candidati alla carica di primo cittadino, ma anche alla presidenza della Regione, una valutazione su questo tema. Un museo di questo tipo, ha sottolineato Rutelli, servirebbe a «rilanciare il turismo culturale a Roma» e «farebbe della Capitale la porta d'ingresso culturale d'Italia con un aumento dell'occupazione e del Pil».