Crisi, «Governo post Berlusconi non può che essere politico»
«Serve maggioranza parlamentare che condivida obiettivi straordinari»Un governo per il dopo Berlusconi «non può che essere politico». Francesco Rutelli all'Adnkronos respinge l'ipotesi di un governo tecnico per affrontare l'emergenza economico-finanziaria, anche se un futuro governo politico «potrà avere alla sua guida un parlamentare, ma anche un non parlamentare». L'emergenza finanziaria ed economica può giustificare governi tecnici che, in un certo senso come le giunte militari antidemocratiche, possono adottare riforme impopolari perché non rispondono ad alcun partito né agli elettori? «Un eventuale esecutivo post-Berlusconi non può che essere politico, non può non avere cioè una maggioranza parlamentare che condivida gli obiettivi di straordinaria mobilitazione per la stabilità della finanza pubblica, le riforme e la crescita dell'economia, oltre che per la riforma della legge elettorale», risponde il leader di ApI.
«Sarebbe sbagliato indicare il nome di un premier: toccherà al Capo dello Stato indicarlo, dopo avere verificato l'esistenza di una maggioranza parlamentare pronta a sostenere lui e il suo programma. Ovviamente - sottolinea Rutelli - un governo politico potrà avere alla sua guida un parlamentare, ma anche un non-parlamentare».