Partiti, «Mai più casi Lusi»
«Presentato emendamento per trasparenza bilanci dei partiti»
«Siamo stati carpiti nella nostra buona fede e i meccanismi legislativi che regolano il finanziamento ai partiti lo hanno reso più facile». Non fa sconti Francesco Rutelli nel condannare l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi accusato di aver distratto 13 milioni dai conti del partito, e annuncia di aver presentato un emendamento al decreto sulle Liberalizzazioni per modificare quei «meccanismi legislativi». Emendamento del quale ha informato i presidenti della Camere e soprattutto il governo, nelle persone del presidente del Consiglio, Mario Monti, e del ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda.
In buona sostanza, l'ex presidente della Margherita e ora leader di Api ha proposto tre cose: «Primo: la relazione dei revisori contabili dei partiti dovrà contenere la dettagliata certificazione di tutte le risultanze riportate a rendiconto. Secondo: i bilanci dei partiti dovranno essere certificati da una società di certificazione indipendente iscritta all'albo speciale dei Revisori tenuto dalla Consob.
Terzo: i presidenti delle Camere dovranno comunicare al ministero dell'Economia l'avvenuto riscontro della regolarità dei bilanci, dopo la revisione effettuata da un collegio ad hoc, nominati dagli stessi presidenti delle Camere all'inizio di ciascuna legislatura; non meno di due membri del collegio dovranno essere scelti tra i presidenti di sezione della Corte dei Conti e almeno uno tra i dirigenti di prima fascia del ministero dell'Economia».
In questo modo, ha aggiunto Rutelli, «non si potranno mai più verificare casi Lusi» e verrà scongiurata «la possibilità che partiti approvino in buona fede bilanci contraffatti da chi li presenta, come è accaduto con la Margherita». Questa modifica al decreto liberalizzazioni si rende necessaria perché, ha spiegato ancora Rutelli, «i bilanci dei partiti non sono bilanci statali e non possono essere portati direttamente alla Corte dei Conti». Se fosse possibile rifare la normativa sul finanziamento ai partiti, ha quindi concluso il presidente della Margherita, «io sarei perfettamente d'accordo con le proposte avanzate dal Fatto Quotidiano, ma sono certo che se si presentasse una nuova legge sui partiti non passerebbe mai».